Addio al contrassegno RC auto sul parabrezza

Addio al contrassegno RC auto sul parabrezza

Non c'è più l'obbligo per gli automobilisti di esporre il contrassegno sul parabrezza della propria auto.

Il cartaceo, diventato ormai obsoleto, verrà sostituito da un attestato elettronico, che non verrà più consegnato al contraente della polizza, ma depositato in una nuova banca dati gestita dall’Ania, l'associazione delle compagnie, sotto il controllo dell'IVASS, l’Auutorità di Vigilanza sulle Assicurazioni, in modo che tutte le compagnie e organi di controllo possano acquisirlo direttamente.

Addio al contrassegno RC auto sul parabrezza

Resta però l'obbligo, per gli automobilisti, l'obbligo di conservare in auto il certificato di assicurazione, per tutelarsi da un possibile errore della banca dati elettronica. Le compagnie d'assicurazione, quindi, dovranno continuare a fornire il certificato, dopo la stipula del contratto.

Gli automobilisti potranno controllare in in tempo reale, sul sito web www.ilportaledellautomobilista.it del Ministero dei Trasporti, lo stato di attivazione della proprie assicurazioni scaricando l’app IPatente e accedendo attraverso il numero di targa.

Perchè avere il certificato in automobile?

Avere il cartaceo è non solo utile per un possibile errore della banca elettronica, ma anche per l'acquisizione dei dati, in caso di sinistro. 

Attraverso il tagliando elettronico ha termine il processo di dematerializzazione intrapreso dall’IVASS mesi fa con l’obiettivo di ridurre il fenomeno delle polizze contraffatte. Il sistema banca dati faciliterà i controlli, che saranno effettuati direttamente sul numero di targa. Sul sito web il portale dell’automobilista, infatti, è disponibile, per i soli organi di polizia, un’applicazione che fornisce le informazioni di dettaglio delle coperture assicurative, comprese quelle relative agli intestatari dei veicoli. L’accertamento della violazione degli obblighi RCA auto sarà inoltre consentita anche attraverso i dispositivi per il controllo del traffico ed il rilevamento a distanza delle violazioni al codice della strada. Infine, sempre sullo stesso sito web, è anche disponibile un’applicazione che consente alle Forze dell’ordine ed alle Prefetture di ottenere gli elenchi dei veicoli non coperti da assicurazione, distinti per provincia di residenza dei relativi intestatari. Le assicurazioni, inoltre, non dovranno più stampare e spedire il contrassegno cartaceo con un importante risparmio che andrà probabilmente a ridurre ulteriormente il costo delle singole polizze. Si stima infatti che l’introduzione del contrassegno elettronico per l’Rc auto potrebbe portare alle compagnie assicurative un risparmio di circa 100 milioni di euro.

Nel caso in cui un consumatore che ha regolarmente stipulato una polizza, consultando il portale verifichi che il proprio veicolo non risulta assicurato, può segnalare la circostanza alla compagnia assicurativa e presentare reclamo all'IVASS.

Il pagamento del R.C. Auto: breve storia

In Italia l'obbligo di assicurazione RC auto per i veicoli ha origine nel 1969, con la legge del 24 dicembre.

L'attuale disciplina si fonda ancora sulla legge del 1969, con un'ultima modifica del 2012. 

Il sistema assicurativo italiano è basato su un bonus-malus.

Il sistema assegna una storia assicurativa degli ultimi 5 anni con un punteggio calcolato in base a situazioni favorevoli (bonus) o sfavorevoli (malus). Il punteggio va a codificare l'attestato di rischio, il documento che le compagnie assicurative sono tenute a rilasciare all'assicurato: in base all'attestato sarà assegnato all'assicurato una classe di merito, da 1 a 18. Il premio assicurativo sarà calcolato in base alla classe di merito. Il premio assicurativo sarà calcolato secondo le tariffe, le spese di gestione e le imposte previste della compagnia. 

Il premio assicurativo assicura un massimale, ovvero una cifra massima che l'assicurazione coprirà riguardo ai danni della responsabilità civile a persone o cose.

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