IVASS: nel 2023 ha segnalato 178 siti falsi

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Nel 2023, da gennaio a ottobre, l’IVASS ha segnalato 178 siti falsi. Oltre l’83% dei siti individuati è già stato neutralizzato.

Da novembre 2023, l’IVASS ha iniziato ad emanare ordini di cessazione dell’attività abusiva di intermediazione assicurativa svolta mediante siti fake e ad ordinarne contestualmente l’oscuramento ai principali fornitori di servizi internet e di connettività (cosiddetti internet service provider).

Fino al 22 gennaio è stato ordinato l’oscuramento di ulteriori 39 siti abusivi e ne è stata data informativa con ulteriori 5 comunicati stampa.

L’esercizio di tale potere sta consentendo all’IVASS di contrastare più efficacemente il fenomeno delle frodi on line e di tutelare il consumatore ancora più efficacemente.

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Come sono realizzate le truffe online?

Queste truffe on line sono realizzate mediante la promozione di coperture assicurative, essenzialmente polizze RC Auto, su siti internet di falsi intermediari o compagnie di assicurazione. I truffatori allettano il consumatore offrendo polizze (false) a prezzi molto convenienti e adottano politiche promozionali aggressive anche attraverso inserzioni pubblicitarie e sui social. I siti in cui vengono offerte queste polizze spesso hanno un’impostazione grafica molto attraente e utilizzano un lay-out grafico, loghi e marchi del tutto simili a quelli di primarie Compagnie di assicurazione o di intermediari molto conosciuti sul mercato. In questo modo traggono in inganno visivamente il consumatore.

Capire che un sito è abusivo comporta quindi un esame attento del sito.

Per IVASS, una importante fonte di informazioni per individuare i siti fake sono le segnalazioni degli stessi consumatori che in molti casi, purtroppo si rendono conto di aver stipulato una polizza falsa quando ormai è troppo tardi, ad esempio nel momento in cui subiscono un controllo da parte delle Forze dell’Ordine o in caso di sinistro.

All’offerta della falsa polizza sul sito abusivo si associa la presa di contatto con il cliente attraverso strumenti di messaggistica veloce. In sostanza, il truffatore approccia il potenziale cliente attraverso un messaggio, una telefonata, una mail facendo leva sulla velocità della transazione magari associata all’opportunità di usufruire di una qualche scontistica prossima alla scadenza. È necessario adottare alcune precauzioni per non cadere in queste trappole.

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Le raccomandazioni dell'IVASS: come fare per evitare una truffa?

L’IVASS raccomanda di adottare le opportune cautele nella valutazione di offerte assicurative via internet o telefono (anche via WhatsApp), soprattutto se di durata temporanea.

In particolare, l’IVASS consiglia ai consumatori di controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati e di consultare sul sito IVASS l’elenco dei siti riconducibili ad intermediari regolarmente iscritti presente nella pagina dedicata ed aggiornato con cadenza mensile.

L’IVASS sottolinea, in particolare, che i pagamenti dei premi effettuati a favore di carte di credito ricaricabili o prepagate sono irregolari e che sono irregolari anche i pagamenti effettuati a favore di persone o società non iscritte nel RUI o negli Albi delle imprese.

A beneficio dei consumatori, di seguito si riportano:

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I siti internet o i profili Facebook (o di altri social network) degli intermediari italiani che svolgono attività on-line devono sempre indicare:

a) i dati identificativi dell’intermediario;

b) l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata;

c) il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’IVASS.

I siti o i profili Facebook (o di altri social network) che non contengono le informazioni sopra riportate non rispondono alle prescrizioni in tema di intermediazione assicurativa ed espongono il consumatore al rischio di sottoscrizione di polizze contraffatte. Per gli intermediari dello Spazio Economico Europeo (SEE) abilitati ad operare in Italia, il sito internet deve riportare, oltre ai dati identificativi, il numero di iscrizione nel Registro dello Stato membro di origine, l’indirizzo di posta elettronica, l’indicazione dell’eventuale sede secondaria e la dichiarazione di abilitazione all’esercizio dell’attività in Italia con l’indicazione dell’Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine.

Per ogni assistenza è possibile rivolgersi al Contact Center Consumatori dell’IVASS, numero verde 800-486661 dal lunedì al venerdì dalle ore 8:30 alle ore 14:30.

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---> Sezione Consumatori

---> Guida Reclami IVASS

---> Glossario Assicurativo

 

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